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Glossario

Le materie prime

Si definisce fibra tessile qualsiasi materiale di carattere fibroso o filamentoso, atto ad essere trasformato, mediante appropriati procedimenti tecnologici in filato e successivamente in tessuto.

Le fibre tessili si possono suddividere in due grandi fasce:
a) Fibre tessili naturali
b) Tecno Fibre: artificiali e sintetiche, dette comunemente fibre manmade (prodotte dall'uomo).

Le fibre tessili naturali si suddividono a loro volta in base ai suoi regni di provenienza: animali, vegetali e minerali.

Fibre Animali: Lana, Seta, peli diversi.

Fibre Vegetali: Cotone, Lino, Canapa,]uta, Ramiè, Ginestra, ecc. Fibre Minerali: Amianto, Lana diVetro, Carboni e altre.

Fibre Artificiali: Si definiscono artificiali quelle fibre prodotte mediante rigenerazione o trasformazione di polimeri naturali (composti ad alto valore molecolare ottenuti partendo da due o più monomeri naturali per mezzo di reazione di polimerizzazione).

Si dividono in due gruppi:
a) Cellulosiche: la cellulosa costituisce il tessuto di sostegno del regno vegetale ed è un polimero costituito da un elemento di base di tipo zuccherino chiamato cellobioso.
b) Proteiche: sono polimeri naturali formati da amminoacidi che rappresentano i costituenti principali dei tessuti animali.
Le cellulosiche (provenienza cellulosa) sono macro molecole ottenute dall'uomo partendo da polimeri naturali (es.: cellulose per fibre di rayon, caseine per fibre proteiche artificiali) che in base al processo di trasformazione assumono il nome di:
a) (rayon) Viscosa
b) (rayon) Cupro
c) (rayon) Acetato e Triacetato
d) Modal e Polinosiche

Le proteiche sono:
a) Merinova (dalla caseina del latte, una sostanza proteica di colore bianco che coagula dal latte con acidi ed enzimi).
b) Vicara (proteina del mais).
c) Ardil (proteina d'arachide) ecc.

Fibre sintetiche: si possono definire fibre sintetiche tutte le fibre ottenute, per sintesi diretta, da sostanze chimiche semplici, principalmente prodotti della distillazione del carbone e del petrolio, mediante procedimenti di polimerizzazione e condensazione.

Queste fibre possono essere raggruppate nei seguenti tipi principali:
a) Poliammidiche (es. Nylon)
b) Poliestere (es.Terital)
c) Acriliche (es.Leacril, Orlon, Dralon,Velicren)
d) Elastofibre
e) Polipropileniche
f) Viniliche

Le fibre sintetiche molto importanti nel campo della fabbricazione dei tessuti vengono lavorate sia in filamento continuo che sotto forma di fiocco, tagliato a misura stabilita a secondo dell'uso.
Le caratteristiche fisiche che contraddistinguono le fibre tessili sono:
Finezza: indica la sezione della fibra che generalmente viene indicata in micron (equivale ad un millesimo di millimetro).
Lunghezza: indica la lunghezza della fibra in fiocco ed è espressa generalmente in millimetri.

Diamo qui di seguito brevi segni su alcune delle principali fibre.

  • » Acrilico
  • » Amianto
  • » Canapa
  • » Cellulosa
  • » Cotone
  • » Dralon ®
  • » Elastam
  • » Iuta
  • » Lana
  • » Leacril ®
  • » Lino
  • » Meraklon ®
  • » Modal ®
  • » Nylon ®
  • » Piume
  • » Poliammide
  • » Poliestere
  • » Polietilene
  • » Polipropilene
  • » Ramiè
  • » Rayon
  • » Seta
  • » Seta bourette
  • » Seta cotta o sgommata
  • » Seta cruda
  • » Seta Shantung
  • » Seta Shappe
  • » Seta tratta
  • » Seta Tussah
  • » Tencel ®
  • » Trevira ®
  • » Viliniche
  • Prima di passare ad analizzare gli argomenti riguardanti i filati, si ritiene opportuno, conoscere la nomenclatura internazionale delle fibre tessili indispensabili per avere una conoscenza specifica al riguardo, e per essere in grado di riconoscere le indicazioni dell'etichettatura dei tessuti, in base alla composizione qualiquantitativa, che per legge deve accompagnare sia i documenti che i prodotti tessili. Dalla Legge n. 833 del 26.11 .1973 "Disciplina delle denominazioni e dell'etichettatura dei prodotti tessili".

    ETICHETTATURA: L'etichettatura consiste sul riportare l'indicazione a norma di legge (numero e data) e quella della ragione sociale o del marchio registrato del produttore di fibre, del fabbricante, dell'importatore o del commerciante, nonché la denominazione delle fibre con le percentuali previste in ordine decrescente.

    PRODOTTI TESSILI: Si riconoscono tali quelli composti esclusivamente da fibre tessili di qualsiasi natura, allo stato greggio, semilavorato, lavorati, semimanufatti, manufatti, semiconfezionati o confezionati,indipendentemente dalla tecnica di produzione.

    COMPOSIZIONE QUALI - QUANTITATIVA:
    È la composizione delle qualità e della quantità di fibre contenute nei prodotti tessili.

    Qualitativa: Che indica la natura o qualità delle fibre.

    Quantitativa: Che indica la percentuale delle varie qualità di fibre componenti i prodotti tessili. L'esatta dichiarazione per mezzo di etichettatura delle fibre componenti un prodotto tessile è estremamente importante, in quanto può incidere per l'importazione sui dazi doganali, che alcuni paesi applicano a seconda delle fibre presenti nei prodotti importati. Lo scopo è proteggere e favorire le eventuali produzioni locali. Un esempio per tutti: gli U.S.A. riducono il dazio sui tessuti che hanno una predominanza di cotone, in quanto notoriamente produttori di questa fibra.

    Clicca qui per visualizzare il codice dell'etichettatura dei tessuti

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I tessuti

Il tessuto è un insieme di fili e di trame che intrecciano fra loro, più o meno morbidi, di spessore limitato, di larghezza stabilita delimitata ai lati dalle cimosse e di una lunghezza anch'essa programmata.

La nomenclatura di quei tessuti che, sia per materie prime, filati, intrecci, combinazioni di colori e disegni viene usata comunemente nel nostro settore.

È opportuno però conoscere la classificazione tecnica esistente per i tessuti in base al numero degli elementi (serie di fili di ordito e serie di trame) che li compogono.

Classificazione dei tessuti

La classificazione sopra trattata, che necessiterebbe molto più spazio ed una spiegazione molto più approfondita nello specifico, vuole essere soltanto un accenno a ciò che propone il tessuto in generale nella sua varia tipologia costruttiva ed in particolare per il tessuto da arredamento, data anche la molteplicità di effetti di colori e motivi che l'arredamento necessita.

Proprio per questi motivi; spessissimo nella costruzione dei tessuti da arredamento, dove i fili devono alzarsi e abbassarsi preferibilmente in modo singolo e non a gruppi come avviene nei tessuti lisci (ottenuti con telai a licei), abbiamo bisogno di telai dotati di una particolare attrezzatura, denominata "Jacquard" (nome derivato dal suo inventore). Questa macchina ci permette di ottenere grandi rapporti di disegni anche a carattere ornamentale, con moltissime combinazioni di intrecci e di colori, sia di ordito che di trama, sfruttando le notevoli possibilità di questa tecnologia che offre nel movimento singolo dei fili.

Il trattare questi argomenti, nel modo come sinora fatto, non vuole assumere nessun carattere di docenza o cattedratico, né tanto meno di eccessiva semplicità, ma solo creare nel lettore, curiosità ed interesse di approfondimento per i bellissimi e complessi tessuti da arredamento. Nello stesso tempo, far conoscere il significato e l'aspetto di alcuni termini, in parte forse già familiari ed in parte certamente nuovi, però tutti quanti concorrenti sicuramente per facilitare il compito nel proprio lavoro.

Cenni sui principali tipi di tessuto